domenica 28 febbraio 2016

Modifice all' Articolo 633 Codice Penale, e l'attuazione del 'Decreto Casa'.



La 'rivoluzione' ed ammodernamento dello Stato; 
un'occasione mancata.

 L' art. 633 c.p. trae le proprie origini e motivazioni dall' unione d'Italia, proteggere i latifondi in merdidione dalle invasioni da parte dei contadini; quindi ha radici storiche e sociali ormai obsolete.
( Codice_penale_italiano )


Le attuali modofiche all'art. 633 c.p. non è stato realizzato all'impianto  incriminatorio ma solamente a distinguere la procedura tra 'pubblico' e 'privato', nel senso che il privato, l'invasione di una casa privata, deve avere la querela di parte per perseguire il reato.

Per l'auto assegnazione d'immobile
pubblico rimane tutto d'ufficio e non sono state apportate modifiche discriminatorie.
Rinangono le direttive del Governo solamente nella distinzione per il cittadino che ha proprietà di dover perseguir evolutamente il 'criminale'. Informazioni avute da fonte attendibile.

La possibilità che si era presentata di rendere universali i beni primari per la persona è andata a perdersi in una visione unilaterale e che continua a spezzare in due la società contemporanea tra chi 'ha' e chi sia povero sino all'estrema conseguenza.


Iscrizione anagrafica della residenza 
dovute al 'Decreto Casa'.





Per la residenza c'è stata l'impugnazione del 'Decreto Casa' e l'obbligo definito dal T.A.R. del riconoscimento e registrazione anagrafica, ma in Regione Friuli Venezia Giulia le A.T.E.R. hanno
creato un'altra 'strozzatura' che ne impedisce l'iscrizione presso le anagrafe comunali. Quest'ultimo aspetto nn è stato tutt'ora rimosso a 'colpi di sentenza'. Per la stipula di contratti per la fornitura idrica ed elettrica nn li contrae nessun ente fornitore dei servizi, quindi tutti ligi alla Legge.


Tra realtà politica e 
sfumature ideologiche.


Sommariamente posso riassumere la contrapposizione in due soli punti;
il primo è ideologico e si realizza con l'opposizioni tra 'diritto naturale', perorato dai Movimenti per il diritto alla Casa, ed il principio di Legalità, uno dei diversi principi 'etici' ma molto astratti dietro i quali si nascondono le reali intenzioni del P.D. .

Il secondo è che per 'sfasciare' questi movimenti, che si appoggiavano politicamente ai 'partiti comunisti', c'è bisogno del consenso popolare. Una campagna di disinformazione è da molto in corso pitturando come 'mostri' in realtà coloro che sono solamente dei 'morti di fame'.

C'è bisogno di un 'nemico' per farsi valere, e quindi osteggiando questi movimenti additandoli come 'menici dello Stato' per accrescere il proprio prestigio politico e consenso popolare.

La storia continua.



Il Golem Blog 1.0 - Gilberto Mattei - attribuzione della fonte.

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