giovedì 2 luglio 2015

Postulato per la 'nuova cultura' di 'sinistra' - Prima parte.


 'NUOVA CULTURA'

Il punto della situazione



Una falsa 'innovazione'



Tavole rotonde organizzate da associazioni no profit e partiti, convegni assembramenti di intelettuali o presunti tali che fanno parte del 'circuito'.

                              saperedemocratico                                               dirittiglobali

Questo è quanto è stato fatto, e questi sopra sono solamente i primi link che ho visualizzato in rete.
Solamente ad una prima scorsa dei materiali pubblicati una prima incongruenza si palesa:
gran parte dei lavori ed interventi pubblicati sono finalizzati allo sviluppo economico politico contemporaneo.

Non si può intendere in nessun modo che questa sia cultura 'nuova', visto che il Liberismo ( 1929 e precedenti ) ed il principio di Legalità (1789 ) esistono da qualche secolo. Mentre 'cultura' che ha quale definizione :
  1. 1.
    Quanto concorre alla formazione dell'individuo sul piano intellettuale e morale e all'acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società; più com., il patrimonio delle cognizioni e delle esperienze acquisite tramite lo studio, ai fini di una specifica preparazione in uno o più campi del sapere: farsi una c.; un uomo di grande c.; avere una solida c. musicale, storica, letteraria.
    • Cultura generale, cognizioni generiche relative a vari campi del sapere.
    • Cultura di massa.
    • Concezione acquisita e confermata dall'esperienza, mentalità.

      "la c. della pace"
    • Il complesso delle esperienze spirituali e delle realizzazioni artistiche e scientifiche maturate in un ambiente determinato.

      "la c. napoletana dell'Ottocento"
  2. 2.
    In senso antropologico, il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di un popolo o di un gruppo etnico, in relazione alle varie fasi di un processo evolutivo o ai diversi periodi storici o alle condizioni ambientali.

    Ormai assodato che nulla c'è di nuovo per l'aspetto economico\politico, vediamo cosa succede sul fronte della Tutela dei Diritti Umani.

    C'è questo modo di concepire i Diritti che ci impone di cercare la mancanza di Tutela solamente al di fuori dei confini Nazionali; esistono i 'poveri' di tutto il mondo tranne i sei milioni di disagiati Italiani, come i Diritti umanitari degli emmigrati sino a quando sono rimasti fuori dal territorio nazionale a nessuno interessava chi di questi vivava o meno.
    Questo modus operandis ( modo di fare ) è frutto del benessere del dopo guerra in Italia, e nemmeno questo indirizzo ha saputo adeguarsi ai cambiamenti degli ultimi vent'anni. 


    SI FA' PERNO SULL'IGNORANZA STORICA E CULTURALE PER FAR PASSARE COME 'NUOVO' QUELLO CHE NON LO E' PER NULLA.

     

    TUTTI CHE GIOCANO CON GLI STEREOTIPI 

    ed i 'luoghi comuni',  visto che siamo ignoranti. Non c'è nulla di 'nuovo' se esiste da qualche secolo. E tutto andrebbe comunque  bene sino a quando si 'cade' nel più bieco populismo.

     

      Considerazioni sociologiche:

    Il principio di Legalità per sè stesso non può essere assoluto come pretende, visto che la Legge a cui fà riferimento è ormai avulsa dal contesto sociale. E nel momento in cui tale principio si oppone alla morale, cosa succede ?  L'individuo viene annullato in mome del 'bene comune' che viene chiamato Legge dello Stato. L'individuo viene schiacciato nell'ambivalenza psicologica tra bene e male, morale e legalità. A questo punto la sociatà, intesa quale insieme di persone che convivono su un territorio, esercita il controllo sull'individuo.
    La 'libera scelta' del singolo è ormai azzerata; il controllo sociale fuonziona in modo indipendente. 



    Libero si crede colui che non vede le proprie prigioni.

     

     




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    Il Golem - parte prima - 2\7\2015
    Gilberto Mattei







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