sabato 20 febbraio 2016

In che Paese stò vivendo (??)

 Non voglio sentire!

 Informazioni riguardanti la politica delle quali nessuno ti ha mai dato le 'coordinate'.

 

Ieri ho seguito un documentario riguardante il periodo storico precedente a Tangentopoli, la storia del Psi e Bettino. Hanno detto che lo 'scollo' tra popolazione e politica è iniziato in quel periodo con il gesto eclatante del lancio delle monetine a Craxi. Ed è stata decretata la fine della 'partitocrazia' con la dipartita del Psi e la Seconda Repubblica.


Lo 'scollo' non ha mai avuto inizio in quel momento, nel meridione c'è stato dall'unificazione d'Italia. Punto mai risolto, sino all'inizio della 'lotta alla Mafia', l'altro Stato con il quale il Governo italiano ha sempre stretto accordi. Un'altro rivolo di storia contemporanea con i suoi eroi, 'cattivi' e martiri.


Un punto sovente ho l'impressione che molti che sono attivisti in ambito politico o sociale non comprendano: è il 'dovere dello Stato di preservare sè stesso'.  Questo semplice concetto comporta una cragnola di conseguenze che hanno indirizzato l'attività politica in Italia, e lo fanno tutt'ora. E' lo sgabuzzino che nessuno vuole aprire e vogliono dimenticare.

Apriamo lo sgabuzzino e vidiamo cosa ci troviamo all'interno: ci hanno convinto che il debito pubblico sia un problema del cittadino; no non lo è. Il debito pubblico è una prerogativa dello Stato sia nel gestirlo che per 'giustificare' l'esistenza e l'aumento delle tasse, si traduce per noi cittadini solamentto, è divvenuto un nostro problema riguardante il quale nn possiamo dire nulla a causa della delega di rappresentanza che diamo ai politici. Uno 'scarica barile' molto comodo e privo di possibile risposta elettorale, visto che la gestione dello Stato è sempre in mano ai partiti; la partitocrazia che nn è scomparsa, si è solamente smesso di parlarne, nascondendola dietro alla 'primarie' quale strumento democratico.

Nessuno ci ha mai detto il motivo per cui così disperatamente si cerchi, come Governo, l'accredito in ambito europeo ed internazionale come mai siamo andati a finire in un 'sistema economico liberale' senza 'se' o 'ma', nel quale l'Italia languisce per vari motivi strutturali sia economici che politici. Cos'è che ha spinto i Liberali italiani ad aprire il mercato interno nazionale in condizioni di inferiorità economica e di controllo politico sia interno che internazionale? Non di certo motivazioni proprie del nostro Paese, a questo punto è evvidente che ci sia un'elemento che non è stato tutt'ora menzionato.



Ci hanno venduto per 'rivoluzionario' il Liberismo più arcaico nato con il feudalismo andando a portare allo sfacello senza un minimo di capacità di inventare una diversa 'sociatà civile' con la quale sostituire quella ormai defunta di trent'anni fà. Sostituendo la 'morale' con la 'legalità', ma questo concetto astratto non ha origine dalla società umana ma è soggetto a fremi nell'innovarsi ed adeguarsi prive di controllo democratico, ma soggetto ai clientelismi politici.


Concludendo; se il Liberismo in Italia è stato sempre così marginale nel panorama politico cos'è che ha portato il nostro Paese dov'è ora ?






 Quest'articolo non è il massimo della coerenza nell'esposizione. Avrei voluto spiegare alcune 'strozzature istituzionali', lo sgabuzzino, e ho concluso con un'analisi politica che lascia più domande che dare risposte. Lo pubblico comunque visto che ritengo intereressanti gli spunti per alcune riflessioni. Non sono un 'maniaco del complotto' ma mio malgrado ho dovuto far conto con una realtà che poco ha a che fare con quanto trovo scritto.




Approfondimenti:


Liberali italiani



Il Golem Blog 1.0 - 20\02\2016 - Gilberto Mattei.









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