Siamo in democrazia, il nostro è un paese libero, il popolo italiano decide ...
( ma dove? )
Questa volta non voglio soffermarmi sulla partitocrazia nei suoi demeriti, ma andare a toccare un'argomento che fà parte della partitocrazia italiana: le raccomandazioni.
Per 'fare carriera' nel partito è indispensabile che un 'notabile di Roma' ci prenda sotto la sua 'ala prottettrice' ?
Si; e se è vero questo, cosa centrano le 'primarie' dei partiti ?
Se non hai 'il padrino a Roma' alle primarie dei partiti non ci arrivi. Ma se è vero questo, dov'è la meritocrazia e la democrazia ?
Si. Ma tutto questo è legale? Lo Stati italiano pretende l'applicazione del principio di Legalità per i Cittadini, nel senso 'la Legge è uguale per tutti' mentre l'azione in deroga, le raccomandazioni, sono legittime per il politico che le compie, ma non per chi, non ricoprendo le cariche pubbliche, è oggetto dell'interesse di questi.
I Partiti sono fuori legge ? Si; violano i regolamenti interni dei partiti stessi e tutte le Leggi che vogliono le candidature prive di ingerenze indebite, quindi Democratiche.
Non sono le primarie dei partiti per sè stesse ad assere oggetto di 'turbativa' della democrazia, ma se c'è all'interno del Partito che decide chi deve essere appoggiato dal 'giornale del Partito' per numero di articoli e presentazione benevola della persona, o che rappresentando il Partito in pubblico ai giornalisti od in televisione possa dare visibilità al proprio nome .... Ecco alla fine ti indicano chi và bene o meno, influenzando in questo modo indiretto le primarie dei partiti.
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